Poiché la Chiesa ha ripreso con particolare virulenza a occuparsi di questioni che non dovrebbero interessarle, voglio riproporre un vecchio saggio di Uta Ranke Heinemann, studiosa di teologia e docente di Storia della Chiesa all’università di Essen.
Il libro è Eunuchi per il regno dei cieli e ripercorre con competenza magistrale e dovizia di notizie storiche la storia dell’ingerenza della Chiesa nella sfera sessuale (e perciò anche affettiva) dell’umanità.
Dalla concezione del rapporto uomo-donna unicamente come veicolo riproduttivo (concezione bestiale del sesso che attraversa indisturbata i secoli, per giungere fino ai giorni nostri), alla condanna spietata dell’omosessualità, sino a giungere al mantenimento costante della donna in una posizione di totale inferiorità e sottomissione, la Heinemann tratteggia con una penna lieve e pungente un vivido panorama delle convinzioni della Chiesa in materia di affettività e sessualità, non trascurando di indagarne i legami e le influenze della precedente tradizione pagana greco-romana.
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