venerdì 5 agosto 2016

Fino a che...

... non cambierà il vento, La Cassandra si ferma qui. :)
Per chi amava leggere le mie parole: continuerò a scrivere qui e qui.
A risentirci presto. ♥

martedì 5 aprile 2016

Dell'amore, dell'amore

Declinato in ogni sua forma, l'Amore è il bene più grande che abbiamo. Quello che più spesso diamo per scontato e che (paradosso tutto umano!) ricerchiamo con maggiore smania e tenacia.

In questo periodo corro tanto. Ho parecchie cose da fare e non tutte piacevoli. Ho perfino abbandonato la scrittura che (felinamente) tornerà quando potrò concedermi un po' più di calma. Sono frastornata eppure veloce nel pensiero. Sono centrata eppure in movimento. Sono in evoluzione eppure già soddisfatta. Sono il solito caos (danzante?) - eppure di Amore ne ho parecchio.
Dove lo trovo? Lo trovo qui:
- nelle ore trascorse con le mie due amiche, che amo come sorelle e che, come sorelle, mi tengono stretta per le braccia, per non farmi cadere;
- nel tempo trascorso in classe coi ragazzi, che a volte mi chiedono: «Ma lei, come sta, prof?» (Sto bene... e sto bene anche grazie a voi...);
- nelle risate più sciocche, senza capo né coda - se sono al buio è ancora meglio;
- nelle parole buone e tranquille dei miei genitori (ritrovati), che ancora sanno piangere e sorridere insieme a me;
- nella morbidezza dei miei gatti, nella voce petulante di Cagliostro contro la pioggia, nello scodinzolio di Timmy, nel risveglio imbronciato della Maggie (Amori silenziosi e bellissimi).
Siamo pochi ma buoni. E sempre molto stretti.

martedì 3 novembre 2015

Docenti (precari) a volte ritornano

E’ imperdonabile abbandonare un blog a se stesso in questo modo. Eppure lo faccio spesso. Da buon Sagittario, a volte parto in quarta verso mete impreviste – e mi dimentico di scrivere. Mi dimentico un po' di tutto, almeno finché non sento il bisogno impellente di "tornare a casa".
Il primo cambiamento, dall’ultimo post ad oggi, riguarda la scuola: dopo due anni di lacrime e sangue a Gattinara, ho dovuto lasciare i miei ragazzi e trasferirmi in un’altra scuola. La "buona scuola" avanza e non risparmia nessuno. Ho ricevuto messaggi commoventi e affettuosi da parte dei miei ex colleghi ed ex alunni, ho pianto un po'... e poi sono ripartita.
Strano, il nostro mestiere: andiamo dove c’è bisogno, col nostro bagaglio di paure ed entusiasmi, di libri e fotocopie, di speranze e timori. Le mani sporche di gesso o di pennarello, la pazienza che a volte scappa e qualche buona lettura da tirare fuori come il coniglio dal cilindro.
Riusciremo bene, a farli appassionare un po’ della nostra materia – ci speriamo sempre.
Quest’anno, per la prima volta, ho solo classi del biennio, una magnifica collega di sostegno sulla classe prima e, tra i progetti, un laboratorio di scrittura creativa in prima, seconda e quarta, da organizzare e strutturare nei ritagli di tempo.
E poi, come sempre, ci sono le letture personali, bislacche, ma ben mirate (ve lo assicuro!). Oltre al volume della Rigoglioso sulla partenogenesi nella Grecia antica (imprescindibile, eh!), ho in cantiere il bel volumetto sulla rabbia femminile di Maura Gancitano e Hugo e Rose, delle mie sempre adorate edizioni e/o.
Quando riuscirò a recensire qualcosa sarà sempre troppo tardi! Ma in fin dei conti... la vita (quella che pulsa e ci spinge avanti e ci fa mancare il tempo e ci toglie il fiato) non è forse meglio di qualsiasi accumulo di parole su Web?
Camminate decisi, ci risentiamo presto. :)


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