dopo i soliti sette giorni di mal di stomaco e recriminazioni al vetriolo contro il Ministero della Pubblica Istruzione (MIUR) e l'Ufficio Scolastico Provinciale (USP: esistono sigle più ridicole?)...
dopo mille e mille ragionamenti sulle possibilità offerte dai posti disponibili...
dopo scambi frenetici di e-mail con colleghe-sull'orlo-di-una-crisi-di-nervi...
dopo una mattinata psicotica trascorsa fra picchi di ottimismo e vertiginosi crolli di assoluta disperazione...
dopo tutto questo (e molto altro!), insomma, anche quest'anno tornerò a lavorare nella scuola pubblica. Non ci speravo, ma l'ho desiderato. Ed eccola qui, la mia cattedra piena di italiano e storia.
Col cuore per metà gonfio di nostalgia per l'istituto che ho dovuto lasciare e per i miei "vecchi" alunni (questo mestiere richiede un particolare tipo di anaffettività - che proprio non è nelle mie corde) e per metà smanioso di ricominciare.
E finalmente anch'io posso dire: "Bentornato, Settembre"...
2 commenti:
In bocca al lupo! Tutti fanno gli auguri agli studenti, ma pure la categoria degli insegnanti ha davanti a sé un anno bello tosto!
Grazie di cuore, Sontyna! :)
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